ArchLinux

Come recita la Wiki di Arch Italia:  “ArchLinux è una distribuzione indipendente sviluppata per i686/x86-64, abbastanza versatile ed adatta ad ogni ruolo. Il suo sviluppo si concentra sulla semplicità, il minimalismo e l’eleganza del codice.”ArchLinux è caratterizzata da un’enorme flessibilita e stabilità del sistema, si installa da terminale installando il sistema di base e successivamente i pacchetti software desiderati. Una volta installato e personalizzato il proprio sistema si procede all’installazione della GUI preferita dai repository.

Il sistema di compilazione: ABS

ArchLinux prevede un sistema di compilazione e di gestione dei pacchetti, che automatizzano il processo di installazione dei programmi, abbastanza contraddistinto da tutti gli altri sistemi unix-like/GNU-linux. Il gestore dei pacchetti è  pacman ( il corrispondente di dpkg apt su debian), mentre per quanto riguarda la compilazione dei sorgenti, gli utenti Arch possono affidarsi ad  abs  (Arch build system – sistema di costruzione dei pacchetti). Il sistema abs di Arch prevede l’utilizzo di uno script BASH chiamato PKGBUILD, contenente le istruzioni per la compilazione e l’ URL del sorgente, e il comando makepkg capace di leggere le istruzioni contenute nello script, compilare e pacchettizzare il sorgente nel formato .pkg.tar.xz .

I pacchetti software di ArchLinux

Creare un pacchetto del tipo nome.phg.tar.xz significa, in sostanza, creare un archivio compresso contenente i file compilati, le istruzioni per l’installazione  e la risoluzione delle dipendenze (che saranno contenute in un file con estensione .PKGINFO ), installabile tramite il potente gestore di pacchetti pacman. Creare uno script PKGBUILD significa invece creare un file di testo descrittivo, interpretabile interamente dalla BASH, contenente informazioni specifiche per la compilazione e la pacchettizzazione, che verranno lette da makepkg. Le informazioni inserite nel PKGBUILD, tra le altre, comprendono le dipendenze necessarie e l’URL del file sorgente che si presume aver scaricato dal web, e dal quale abbiamo ottenuto le informazioni da riportare nello script.

La community di AUR

Un altro elemento che contraddistingue Arch dagli altri progetti Linux è la comunità di AUR. Si tratta di un repository in cui tutti possono dare il proprio contributo, anche chi non si occupa di sviluppo. Chiunque ne avesse necessità, può scrivere il PKGBUILD di un programma e metterlo a disposizione su AUR, dove, per evidenti ragioni di sicurezza non è possibile depositare file binari. L’installazione dei programmi da AUR avviene quindi scaricando il PKGBUILD e procedendo alla sua compilazione e pacchettizzazione tramite il sistema abs, (esiste peraltro il comando yaourt, che permette di automatizzare lo scaricamento del PKGBUILD, la compilazione, la pacchettizzazione e l’installazione da AUR dei programmi desiderati).

Conclusioni su ArchLinux

ArchLinux è sicuramente un progetto interessante, forse, per certi versi, la migliore distribuzione di GNU/Linux in circolazione. Se si considera troppo complicato il processo di installazione da terminale, è possibile optare per diverse derivate di Arch leggere e fedeli al progetto originario come AntergosArchBangManjaro; vi troverete tutto il cuore e il progetto di Arch semplificato da un’istallazione grafica, una GUI predefinita, e una suite di pacchetti installati che vi consentiranno di avere un sistema pronto all’uso, almeno per i più comuni usi domestici.

 

 

 

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